lunedì 26 ottobre 2009


-Kefiah al collo

-fino all'ultimo piano di corsa

-assemblee
  
-paga

-clelia

-marghe

-pelle 

-migno

-tani

-grifo

-puccio

-omar

-sena

-censo

-trampe

-pare

-azzo

-silvia

-frizzo

-pode

-dile

-bianca

-sangy

-kighi 

-tamy

-iocoicapelli

-poste

-SENONCAMBIERàLOTTADURASARà-

-dialma ruggero

-portrait

-ci sei al picchetto?cazzoentristronzo!

-bagni di scuola

-San Giorgio

-chi c'è in torretta?

-7e trentacinque     (???)

-CHI ENTRA SI PIEGA

-bagni del portrait

-palestra

-marghe facciamo colazione?

-sex pistols

-Ramones

-collettivo mompracem

-Banda Bassotti

-Leninmarxcheguevararosaluxemburggramscibertinottirifondarolochenonseialtro!

-il Manifesto che Repubblica è da borghesi

-l'UNITà ...

-...non quella di concita de gregorio

-LA FESTA dell'unità

-l'afghanistan l'iraq le bandiere della pace      americanidimerdaaveterottoilcazzo !

-sala fumo

-ora di buco

-quando c'ho 18 mi tolgo dal cazzo frè..

-sto arrivando

-perchè pagano è sempre in ritardo?

-truzzi al rogo punk al pogo

-"sanday morning"

-sisma• giosafat• maple syrup •donamon•conflitto•madison headless•dark light• 

-a me di quello che dicono non me ne frega un cazzo frè.

-nokia rosso modello sedia a sdraio

-a portovenere ci vanno i borghesi

-oh ma non c'è mai un cazzo da fare comunque frè.

-boh parliamo di qualcosa frè.

-ce l'hai una sigaretta?

-mi son saltato ripetizione se me mae mi sgama non vado da tani..

-(da tani manco fosse il cocoricò)

-me ne fotto del cocoricò

-avessi un posto mio..

-cazzo non ho manco le chiavi!

-San Giorgio allora

-Cortei

-Buonanotte

-Megafono

-Mamma dormo fuori

-Ma chi c'è?

-salotti

-cucina

-stanzini- specchi -fumo- birre ,quanto ci mettiamo a testa?

-camera

-sigaretta

-amore tutto bene?

-___________-

-sigaretta,sigaretta sigaretta,birra sigaretta

-domenica.

-Pelle 

-Sigaretta?

-la verità !

-________-

-fanculo

-casa

-chica 

-chico

bimbi bimbe bimbo bimba
E CCCP

-che il ti amo non era per l'unione sovietica

-treno

-5 terre

-vigne

-respiro

tuo-mio mio tuo

-Sigaretta

-Diana blu

-Chesterfield blu

-ma senza è più bello no?

-certo

-noche

-mare

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-mondiali

-buffon cannavaro nesta zambrotta grosso gattuso pirlo camoranesi perrotti toni gilardino

-irlanda

-ilaria






posso piangere adesso?

venerdì 23 ottobre 2009

VENNE IL GIORNO


E finalmente arrivò anche quel giorno. Erano in tanti ad aspettare,così tanti che Dio esausto da tutto quel frastuono di dialetti e urla,decise di spalancare l’enorme portone ed uscire allo scoperto. Il marasma si affievolì un poco ed egli cominciò con una schiera di aiutanti ad indirizzare gli uomini ognuno verso il posto che meritavano facendoli mettere in tante file. Quand’ecco che all’improvviso un giovanotto ruppe le righe e cominciò ad avanzare risoluto verso Dio. Era bello e prestante,coi capelli biondi color oro e gli occhi azzurri come il mare, ma coi vestiti stracciati ,la cravatta in mano e il volto solcato dalle occhiaie.

Di colpo ogni rumore cessò. Il giovane arrivato proprio davanti a Dio,che lo fissava divertito,disse:”Sono Neoliberismo” Si gettò per terra e straziato dal terrore urlava”perdonami!” Dio non fece una piega e allora il giovanotto tirato su il viso e asciugatosi le lacrime iniziò a parlare. “Ho ingannato gli uomini fino ad oggi e fatto scontare le penitenze delle mie falsità all’umanità intera”. Dio lo pregò di continuare. Non che fosse particolarmente interessato,era piuttosto perché gli uomini intorno al ragazzo ascoltassero il peccato dalla stessa voce del peccatore e per una buona volta uscissero dalla loro beata ignoranza. “Ho superato tutte le mie possibilità”,continuò Neoliberismo,”Ero convinto che potessi correggere la rotta e regolamentarmi una volta persa la bussola, ma era troppo tardi”. “Ho giocato con gli uomini al gioco delle tre carte,sai come funziona?Beh è semplice il giocatore paga ad ogni mano per trovare l’asso su tre carte,non è difficile detta così,il punto è che oltre alla velocità del mazziere, il mazzo è sempre truccato,tanto per non rischiare e quindi il banco vince sempre. Ho indotto tutti a pensare che non c’era niente di più facile che ritrovarsi denaro facile nelle tasche seguendo i miei consigli. Sono stato anche piuttosto bravo, lo devi riconoscere, a convincere il mondo a piegarsi carponi alle mie regole. Gli stati sono scomparsi coi loro governi per far spazio alle mie banche alle mie corporations e ho avuto buon gioco a sussurrare all’orecchio di alcuni politici che lo stato sociale era perfettamente inutile e andava eliminato,che i sindacati erano scocciatori e che l’unica cosa che contava era abolire ogni tipo di regola e poi tutti avremmo banchettato alla mia tavola e le portate non sarebbero mai terminate”. Mentre il giovane continuava a parlare  la gente si avvicinava. Alcuni erano paonazzi e volevano saltare alla gola del ragazzo,altri,ventiquattro ore sotto braccio e un mazzo di quotidiani diversi uno per giorno della settimana,cercavano di defilarsi per timore di essere linciati dalla maggioranza inviperita. La maggior parte aveva la faccia come l’ha un bambino che a natale ha scartato i regali e sotto alla carta velina e ai fiocchi di raso ha trovato la scatola vuota. Intanto Neoliberismo continuava. “Ci ho preso gusto sai,ero dappertutto altro che te,scusa se mi permetto,ma io ho lavorato per vent’anni e più senza nemmeno un giorno di riposo e in tutti i luoghi del mondo contemporaneamente per giunta. Ultimamente ho avuto un po’ di problemi in America Latina da quando i nuovi governi di sinistra hanno firmato trattati economici coi quali cercavano di svincolarsi da me e dalla politica degli stati che mi sono fedeli,che peccato con tutte quelle risorse e quel petrolio...Ci stanno rimanendo male i miei amici Nord Americani sai? Ma ora non va più di moda il golpe militare foraggiato dalle intelligenze ,ho spiegato ai miei discepoli. Per tappare la bocca a questi aspiranti eroi servono stilografiche,un buon fegato e conti alle Cayman,ho cercato di spiegarlo a George ma che ci vuoi fare lui è un anima cow-boy,adora le soluzioni alla Generale Custer con la cavalleria che arriva a crivellare gli indiani e questo metodo non paga più con tutti i giornalisti ficcanaso che ci sono in giro.Ho dato il Gattopardo al nuovo presidente per illuminarlo su come proteggermi ,mmh.. ora mi sfugge il nome dell’autore! “Tomasi di Lampedusa”suggerì Dio, “Ecco.bravo!” rispose Neoliberismo.”Se vogliamo che tutto rimanga com’è,bisogna che tutto cambi”.I presupposti per far bene direi che ci sono . Pensa che in pochi anni ho completamente modificato le abitudini degli abitanti del pianeta in ordine di costumi alimentazione,urbanizzazione e nessuno ha battuto ciglio. All’ora di pranzo ero hamburger a Pechino e all’ora di cena sushi a Madrid. Ho convinto il mondo che io fossi un totem innanzi al quale prostrarsi e indotto i miei adepti a santificarmi ogni giorno quando i “muezzin” dei miei minareti consacrati al denaro che ho sparso su tutti i continenti,da Wall Street a Londra a Piazza Affari,chiamavano a raccolta le mie pecorelle per la lettura dei titoli che miracolosamente salivano sempre e riversavano contante virtuale sulle loro teste. Ho creato una voragine fra paesi in via di sviluppo e paesi poveri grande quanto lo sono state le mie menzogne e le mie promesse di prosperità eterna. Il crollo del muro e il collasso dell’Unione Sovietica mi ha dato una grossa mano nel promuovere i miei dogmi,diciamo che è stato uno scherzo;avevano così sete di libertà al dì là del muro che ormai sono quasi più a casa mia a Mosca e a Praga che non a Londra o a New York. I miei fast-food hanno sostituito quelle stupide cooperative e sui grandi viali ora illuminati costantemente, nell’odore di manzo bruciato portato dal vento,scorrazzano le mie ancelle in pelliccia e stivaloni,a produrre ricchezza e a offrire servizi”.La situazione intanto era degenerata. Un gruppo di piccoli imprenditori bergamaschi stava massacrando un banchiere con un gatto a nove code che girava di mano in mano lordo di sangue. “Toh! Prendi!,Questo è per i miei soldi che hai reinvestito con la stessa sicurezza di un un ubriaco che gioca alla roulette!”. Correvano gli agenti di borsa inseguiti da folle inferocite di investitori mentre i poveri, sereni aspettavano le decisioni di Dio con la tranquillità di chi ha un full al kappa sul flop e sa di aver già vinto la partita. Tuttavia c’era anche chi non era per nulla toccato dalla situazione. Nella fila n°3564 un signore distinto.Stava convincendo un gruppetto di argentini che, se ben remunerato, gli avrebbe fatti avanzare nella fila. Dio se ne accorse e il recidivo venne scaraventato all’ultimo posto,mentre i denari degli sconsiderati si incenerivano nelle sue mani. “è nella loro natura servirmi vedi!” proseguì Neoliberismo. Si sono abituati a vendere e  ad attribuire un prezzo anche ai desideri e agli avvenimenti sui quali comunque non hanno nessun potere decisionale. “Non sono io la vostra salvezza! Non lo sono mai stato! Urlava distrutto dalle lacrime in direzione della folla mentre si stracciava la camicia di lino e si flagellava con il suo blackbarry nel volto mentre il sangue colava sul suo petto candido.

Nuovamente si voltò verso Dio. Lui era là,imperturbabile aspettava di poter iniziare finalmente le operazioni di smistamento dei mortali. Il Signore schioccò le dita e mano a mano le persone oltrepassavano il grande portone o scendevano dalle scale poste poco più in là. Quando venne il turno del giovane Dio indugiò un poco e poi disse: “Figlio mio ho deciso che non sarai giudicato come tutti gli altri,io stesso ti ucciderò e morirai fra le peggiori sofferenze e non avrò pietà nemmeno per un secondo del tuo corpo e della tua anima” Neoliberismo,pallido in volto rispose: “Signore ma io devo essere giudicato non ucciso! Spediscimi all’inferno ma non mi uccidere!” 


Dio,mentre si preparava a massacrarlo ,ridendo sotto ai suoi grandi baffi disse: “Anche a me piace non avere regole a volte”.

martedì 20 ottobre 2009

68 CALCI NEL CULO

Questo flow è dedicato ai ragazzi della stradaAi falsi comunisti che urlano intifadaEppure per noi non fanno parte dello staffDi quelli che han capito il valore di arafatE questi fricchettoni che montan la protestaFanno i sovversivi di festa in festaLa real-politik a voi vi manda in paraPacifinto senza nerbo stai umiliando che guevaraPer loro il comunismo è simile a una modaSazi di retorica si mordono la codaA vicenda, la rivoluzione non è solo una leggendaE siamo incarogniti che la polizia li prendaFRATELLO SUONA IL GONG APPENDI LA TUA BONGSE NON FAI COMPROMESSI SEI ARRUOLATO NEL RAPKONG(2 RIP)Siete gente inutile zero rivoltosaPassare un esame? Solo se il papa si sposala vostra posa a noi c’ingombraDei sessantottini non siete neanche l’ombra..Andate contro la tv di baudo e cucuzzaMa a guardarvi siete solo zoombie pankapuzzaIl vostro cervello è sotto sedativoVi siente riuniti ed è nato il CollettivoIo non ci voglio entrare perché sono ancora vivoMi dispiace cazzo ma io ho un altro obbiettivoCombattere la lega e berlusca il nuovo DivoSapete al Potere sono sempre recidivoRIT.E me ne fotto di tutti i vostri sloganAi piedi con le converse io vi maderei in angolaA riflettere, osservare, capire,che della povertà non c’è bandiera da esibireMa è un sentire, scoprire la diversitàNon è una frase da bacheca all’universitàQui si capisce la mente si esibiscesenza vergogna col martello si colpisceA giro con i rasta, non cambia la divisaMa è da 7 anni che campate con la visaDi vostro padre che ancora vi mantieneMentre voi nel chiostro a cicchini come ieneVe la spassate con i vostri spot banaliio rimpiango della russia i piani quinquennaliRIT. 2 VOLTNon è chic ma è il vostro consumoTrentenni al brunelleschi infottati con il fumoe poi laggiu quelli dell’alt autho provato ad ascoltarli ma fanno solo bau e non ci sto, ora vado con l’hip hopquesto teatrino è in stile agit propossessionati dal borghese perbenismoio schifo invece il vostro finto altruismoe non ce n’è, quale altermondismo?Le vostre parole sono peggio del mutismoNon intuisco quando sento il loro discodi quel populismo sinistroide alla ciscoper voi cambiare idea è passare a vodafone,se ascolti queste rime sei un compagno PARTI-ZONEfucilo te il tuo cane e la tua squallida stambergae vi processo senza appello come i nazi a norimbergadomatori senza frusta e avere un animale senza amarloprofeta di una libertà fasullaracchiusa in una busta dove si annida il tarloe la rivoluzione vostra è fumare canne e bere assenzioidiota col cervello in panne gioca al gioco del silenzio.mi chiami tuo fratello e insozzi le mie strade come un cessomenestrello del menefreghismo prigioniero di te stessomaestro di qualunquismo emblema di un regressovittima del nientepicchi da strafatto la tua donna e non vuoi il burka in occidente.Davanti alla tv con la tua birra sei allegroChe alla casa bianca sia stato eletto un negro.Poi corri a s.spirito ad urlare yes we can,la negra ce l’hai a casa e lava i piatti nel week-end.Triste portavoce di un mondo senza regoleTu a gridare al rave ,l’operaio sotto le tegoleReciti il rosario del mugugno coi tuoi simili,hai un inventario di adesivi ,poster ,lividi;e dammi del nostalgico distendi pure il grugnoio nel 2009 riesco ancora ad alzare il pugno.A non volere a tutti i costi essere all’arrivoViaggiare in tutti i posti essere propositivo,a tradurre in fatti questa nostra inquietudine,per te li pago io cent’anni, ma di solitudine,hai un bel coraggio a parlar dii libertàmeritersti a vita una vacanza nel vietnam,don abbondio senza tonaca, io preferisco i fasci,odio gli indifferenti, torna a casa e studia gramsci!

venerdì 9 ottobre 2009