martedì 1 dicembre 2009

Uno a zero per Ettore




Fuori c’è l’acqua che scroscia e mi ci butto dentro,

come un fiore che s’ammoscia su una macchia di cemento,

qua è la solita pacchia chi c’ha zero e vuole cento,e mi arresto

nella giacca 3telefoni e la coscienza a posto tipo Bob Geldolf.

la mia rabbia esplode in strada come il botto di capaci ,mi difendo con le unghie da sto branco di rapaci

schifo e corruzione come Sciascia in “Todo modo”,cambiano la seggiola ma è il solito brodo è..


Odio sta tv coi suoi dindi sempre finti, mentre noi si nuota in merda stile zingari sinti,

finchè non arriva la svolta che cercavo,che di solito è vent’euro mentre il pusher fa il re magio,


mi accorgo che sto mondo è sul lastrico di fisso,

ho inchiodato tipo ikea il tuo “papi al crocifisso,”

bisso e mischio ,se mi interroghi io glisso,

vida loca ,JO AKA SOUK, coppia d’assi e me la rischio


mi hanno sempre ripetuto che la palla è rotonda

di mercoledì aspettare muto la grande onda,

ma la sorte cambia nomi anche alle piazze e il sangue gronda,

dopo piazza frà c’è Carlo non c’è scritto Alimonda,

coi risparmi accumulati in puro stile Fort Knox

tuo papà fra Gazza e slalom sulla neve tipo Tomba

non l’ha letto lui di Carlo era fuori a far la ronda,

e ora paga gli avvocati pure per Amanda Knox.



Ma io testardo corro in fronte ai muri dove stingono le scritte,

vestiti a festa fingono ma c’hanno le coscienze trafitte

la strada è fredda che si inzuppa dark version alla Sin City

io che corro nel mio inconscio col la lama dai miei miti,

lei mi dice t’amo e mente e il mio cuore che urla basta,

we have a dream like Martin Luther cade a picco tipo il Nasdaq.



E FUORI BATTE LA PIOGGIA ,CADE SUI NOSTRI MUSI,

SUI TETTI DELLE CASE DOVE STIAMO RINCHIUSI,

TU SPERA NELL’ARCOBALENO MA QUI NON è ARRIVATO,

LA RUTA GIRERà,MA PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO.





JdB ma non ti invidio,poche idee,thè e un altro libro,

ero qui che l’aspettavo e ora sò che non c’è un bivio mentre,

prego e intanto scrivo,reticente me la sbrigo,libertà di darsi regole che io esprimo in in due battute

piove ma non sento niente c’è il mio sangue sull’acute.


Le notizie mi rincorron come missili di hamas,

2 milioni i licenziati,crisi e mutui,e loro parlano di trans,

ghiaccio che si scioglie ,sfruttamento senza regola ,

falcone,mafia,Brancaccio,stragi pizzini pentiti e puttanieri e la speranza che si sgretola.


Ieri e oggi ancora, la solidarietà nascosta in un fortino A tORA bORA e allora,gloria a chi lotta e si innamora ,chi porta luce nella grotta per far splendere un’altra aurora,giocando a Mora, cinese col destino che vince perde,poi rivince io non mi inchino e lui s’addolora,si inginocchia e poi mi implora,cambia il finale a questa storia con le sue quattro sibille, che è anche l’ora,Ettore vince e perde Achille.


E FUORI BATTE LA PIOGGIA ,frà,CADE SUI NOSTRI MUSI,

SUI TETTI DELLE CASE DOVE STIAMO RINCHIUSI,

TU SPERA NELL’ARCOBALENO MA QUI NON è ARRIVATO,

LA RUTA GIRERà,MA PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO Già.

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